bepi ha scritto:Non vorrei allungare troppo il discorso però la CEI 11-8 indica come resistenza convenzionale del corpo umano 1000 ohm(per percorsi mano-mano, mano-piede). l' effetto capacitivo non vene comunque calcolato sotto i 1000 hz. E la soglia di pericolosità è 10mA. Poi questo è quello che ricordo o non dico che sia giusto er forza.
Le tue osservazioni dimostrano una buona conoscenza dell'argomento

, mi permetto perciò di fare alcune puntualizzazioni un po' più tecniche:
1. il valore di 1000 ohm è estremamente prudenziale, ma non sbagliato, perchè nella stragrande maggioranza dei casi la resistenza oscilla tra 1000 e 3000 ohm al variare delle tensioni di contatto ed a parità di tutte le altre condizioni. Ho indicato 2000 ohm per dare appunto un valore medio.
2. la componente capacitiva l'ho trascurata proprio per questa sua influenza limitata, ma non assente, (da te correttamente illustrata) in caso di corrente alternata a 50-60 Hz;
3. sotto i 15-20mA, non avendo tetanizzazione, posso distaccarmi quando percepisco il passaggio di corrente. Dato che a 10 mA mediamente per avere effetti non trascurabili sull'organismo devo rimanere attaccato alla parte in tensione per almeno 10 s, a meno che non mi piaccia farmi male :twisted: , non subirò mediamente dei danni
Poi per concludere, come da te ricordato nei post precvedenti, dico che le variabiliin gioco in questo campo sono tantissime e gli effetti fisiologici della corrente variano da individuo a individuo, quindi il valore che ho dato era solo per fare il calcolo approssimativo richiesto dal nostro amico Giovanni.
In ogni caso, anche con una R=1000 ohm (I=6 mA) starei sotto la soglia di interruzione del differenziale