Stamani mi sono accorto che il mio sottocontatore dell'acqua diretta girava anche a rubinetto chiuso. La perdita non è molta, ma alla fine della giornata almeno una ventina di litri li ha fatti di sicuro. La stanza dei sottocontatori dista dalla casa un centinaio di metri e non esistono pozzetti di ispezione, per cui buttare all'aria mezzo condominio senza neanche sapere dove passano i tubi è da scartare.
Stavo pensando ad un altra soluzione: visto che è solo l'acqua da bere, basterebbe fare in modo che, nel momento che il rubinetto della cucina è chiuso, l'uscita dal contatore fosse bloccata. Ci vorrebbe una valvola che si chiudesse finché la pressione fosse alta, ma senza pressostato. Poi, nel momento che uno apre l'acqua, c'è un abbassamento della pressione che fa aprire la valvola.
Non so se in commercio ci sia qualcosa del genere... per ora mi viene in mente solo un elettrovalvola comandata da un pressostato....
Voi che dite? E' una battaglia persa?

Se non ricordo male, nel tuo condominio c'è un campionario di addolcitori, valvole di ritegno, valvole di chiusura e presenza di caldaie che si accendono da sole riscaldando l'acqua del wc del vicino, da far perdere la testa: e se anzichè di una perdita si trattasse di una delle valvole difettose di qualche altro appartamento che và a interferire con il tuo circuito? Chiedi di chiudere l'acqua dal rubinetto generale ad ogni singolo appartamento della tua palazzina, e guarda se la chiusura modifica il modo di girare del tuo contatore, lasciando, logicamente, il tuo rubinetto generale aperto. Buona fortuna...

Purtroppo questa volta non posso dare la colpa a nessuno: il contatore gira in avanti... per cui ci può essere solo una perdita. Diversamente sarebbe stato se avesse girato al contrario.

Io la butto là: non c'è la possibilità che in fase di ristrutturazione dell'appartamento che ti causava il problema dell'acqua calda nel wc, abbiano involontariamente intercettato un tuo tubo? Magari alimentandoci un utilizzatore secondario, come potrebbe essere un bidet di un bagnetto di servizio.Per questo ti suggerivo quella prova empirica di prima. In alternativa, visto che teoricamente stanotte alle 2 bisognerebbe alzarsi per regolare gli orologi, ne potresti approfittare per vedere se il tuo contatore gira anche in un orario improbabile per un utilizzo abituale dell'acqua da parte degli altri condòmini. Se è fermo non c'è nessun tubo bucato,e inizi le indagini; se gira sono dolori, visti i 100 metri di percorso sconosciuto dalla cabina fino a casa. Ma il costruttore non vi ha lasciato nessuna planimetria riguardo il percorso dei tubi ? Il discorso dell'elettrovalvola, invece, non lo vedo plausibile: se il tubo è (speriamo di no!) bucato, è come se ci fosse una costante richiesta d'acqua da parte di un rubinetto; prima o poi il tubo creerebbe la condizione interpretata dalla valvola come richiesta d'acqua, e aprirebbe tutto il flusso. E' una bella gatta da pelare...

Ciao,

a noi è successo che da uno girasse il contatore anche senza apertura da parte dell'utente.

Poi abbiamo scoperto che un vicino --in buona fede o in malafede non si saprà mai, si era attaccato con l'impianto d'irrigazione nell'impianto del vicino.

. aveva trovato un pozzetto e valvola a farfalla nella sua proprietà e aveva derivato l'impianto da li', ma in reltà era del vicino .

Poi abbiamo scoperto parlando con il geometra, che è stata una caxxata fatta dall'ipresa che aveva costruito anni fa le villette, dopo vari stop e passaggi da un impresa costruttrice ad un altra,

e a quanto pare per un cambio di progetto dei giardini avevano spostato le recinzioni inglobando anche il pozzetto che era dell'altro che era già piazzato nella divisione degli spazi verde originari.

Io la racconto così , semplicemente, ma ci sono voluti mesi per arrivare alla soluzione,

anche perchè il vicino è un grand bast figl putt e c'ha pure un cane addestrato alla guardia che solo sentirlo abbaiare mette i brividi ed noi alle nostre chiappe e @@ ci teniano fortemente!

Meno male che abbiamo lavorato solo nel giardino di quello che aveva il consumo misterioso, abbiamo intercettato la derivazione che passava di là abbiamo tagliato, mezzo un pozzetto e gli abbiamo messo un bel tappo sul tubo da 25 in polietilene

Per cui, @Giovanni,

non è da scartare l'ipotesi che qualcuno si sia attaccato al tuo impianto, anche se da quanto ho capito siete in una realtà condominiale.

giovanni ha scritto:La perdita non è molta, ma alla fine della giornata almeno una ventina di litri li ha fatti di sicuro.

Diciamo che è come scaricare un paio di cassetta del wc.
O come un rubinetto che goccia.
Se la perdita rimane di questa entità, e non provoca danni da infiltrazione, qualsiasi intervento che fai ha un costo superiore al consumo dell'acqua.
Comunque una soluzione, se riesci a passare un cavo della corrente, sarebbe quella di mettere subito dopo il contatore, una valvola a selenoide, con bobina normalmente chiusa.
Tipo questa:


Poi invece di aprire il rubinetto, accendi l'interruttote... : Lol :

Ho rifatto bene i calcoli e la perdita è molta di più: 10 minuti 1 lt, 6 litri all'ora, 144 lt al giorno, 52.5 mc all'anno. Considerando un costo di 1.5 € a mc in fondo all'anno fanno sempre la cifra di 78€. E poi, oltre al costo, mi preoccupa dove vanno questi 52 mc di acqua.
La valvola a valle del contatore era quello che pensavo anche io, ma il problema è farci arrivare un filo. Forse si potrebbe risolvere con
le onde radio? E se sì, come?

Per modelli e prezzi dipende molto dalla distanza ricevitore- trasmettitore:
per 80 mt un esempio:
http://www.ebay.it/itm/Ricevitore-radio ... 1179052999

per distanze maggiori, contatta direttamente il rivenditore.

Qui avrei trovato anche questa, pero non ho capito come la ricevente aziona la valvola..

Questa viene usata per le fughe di gas, ma dovrebbe andare bene anche per il mio caso. Il problema, magari, è che i contatori distano 100 mt e sono nel seminterrato, dove è tutto in cemento armato e non c'è campo. :roll:

Quello da te segnalato è specifico per il gas, infatti richiede il riarmo manuale:
http://www.beghellipointroma.it/images/ ... %20uso.pdf

Ti consiglio un più semplice ed economico telecomando generico, con il rele di uscita controllerai l' elettrovalvola.
Per la distanza e l' ambiente schermato, esistono antenne separate dalle schede, che potrai installare all' esterno. contatta un serio rivenditore, saprà consigliarti. Esempio di antenna:
http://www.ebay.it/itm/like/151098890220?lpid=96

Ok, ora ho capito, grazie.

Penso che un elettrovalvola con flussostato sarebbe ancora meglio.
Una cosa del genere:

In pratica è come per l'acqua calda in casa: finché non si apre di una certa quantità un rubinetto, la caldaia non parte.
Nel caso della perdita sarebbe uguale: a rubinetto chiuso la valvola sta chiusa e la perdita, essendo poca, non attiva l'elettrovalvola.
Poi quando si apre il rubinetto il flussostato sente il passaggio dell'acqua e attiva l'elettrovalvola normalmente chiusa.
Naturalmente ci vuole un quadretto col trasformatore per la 24V e un relè eccitato dal flussostato che fa attaccare l'elettrovalvola.
La domanda è: si troverà qualcosa di già fatto? :roll:

giovanni ha scritto: Poi quando si apre il rubinetto il flussostato sente il passaggio dell'acqua e attiva l'elettrovalvola normalmente chiusa.

Mmmmm non vorrei deluderti........
Ma se l'elettrovalvola è chiusa dove passa l'acqua perché il flussostato senta il "passaggio"?

Scusa , ma se la valvola è chiusa , come fa ad aprirsi il flussostato?
Nella caldaia l'acqua la chiudi a monte del flussostato mentre se chiudi a valle dello stesso , non avrai un passaggio di acqua che lo farà innescare ,
Avvalorato anche dal fatto che se hai la perdita , anche l'acqua nel tubo non ci sarà più .
o sbaglio?

ciao

Si, le obiezioni sono corrette... però io parto dal presupposto che la perdita sia proporzionale alla pressione sul tubo... e che, nel caso che la valvola sia chiusa, la pressione dentro i 100 mt di tubo si abbassi un poco ma non del tutto. Difatti, se nel tubo c'è un crettino, l'acqua continua ad uscire fino a che la pressione stessa lo tiene aperto e nel momento che la pressione scende, facciamo conto da 6 bar a 2 bar, la fessura si richiude lasciando nel tubo una certa pressione. Quando apro il rubinetto di cucina ci sarà un, seppur breve, flusso nel liquido che farà aprire l'elettrovalvola.
Naturalmente la cosa ha un senso finché si parla si fessura nel tubo, ma non lo ha più nel caso che perda un giunto.
Ora, visto che l'impresa costruttrice ha assicurato che non ci sono giunti nel tubo salvo quella di partenza dal contatore e di arrivo alla casa, e che in questi due punti non si notano perdite, si può dare quasi per scontato che sia la plastica intaccata, e allora l'ipotesi che
nel tubo rimanga una pressione sufficiente ad attivare il flussostato rimane valida.
L'ipotesi della plastica fessurata è avvalorata anche dal fatto che i tubi non hanno protezione e che sono stati stesi semplicemente
nel fossetto e ricoperti di rena.
Comunque per tagliare la testa al toro basterebbe chiudere l'acqua a monte del contatore, per simulare la valvola, mettere un manometro sul rubinetto in cucina e vedere se la pressione va a zero, oppure se ce ne rimane a sufficienza da attivare il flussostato.