Penso di aver scoperto la causa dell'aria dai rubinetti. Eppure era così semplice... ho avuto lo stesso problema per anni in casa mia, e proprio con l'acqua diretta. Ora vi racconto cosa era successo a me e poi giudicate se questo caso non è identico.
Avvertenza: chi non ha interesse a leggersi tutta la trattazione (che è molto lunga) può passare direttamente alle ultime 7 righe.
Allora: tubi in PE PN16, che in teoria dovrebbero reggere tranquillamente fino a 16bar e durare almeno 50 anni. Ecco, mi accorsi per caso che il contatore si muoveva anche a utenze chiuse, e quello era il segno inequivocabile che c'era una perdita nel tubo che mi arrivava a casa. E nel mio caso ne andavano via circa 15lt al giorno. Poi la pressione dalle nostre parti era sopra 5-6bar di giorno che arrivava anche a 7bar la notte.
Nel mio caso dal contatore all'abitazione c'erano circa 80mt di tubo sottoterra e scoprire dove era la fessura non era per niente facile. Allora chiamammo una ditta specializzata che con strumenti specifici riusci a circoscrivere il punto della perdita con una precisione di mezzo metro. E questo punto risultò esattamente al centro del marciapiede che dal contatore portava a casa.
Fortuna volle che l'amministratore ci disse che tale rottura avrebbe potuto rientrare nell'assicurazione del fabbricato. Quindi chiamammo una ditta con lo scavatore e dopo aver fatto saltare tutto il marciapiede e una buca larga 1mt, lunga 2mt e profonda 1,80mt riusci a trovare il punto della perdita. Naturalmente essendo sottoterra non c'erano assolutamente segni visibili di uscita acqua sul marciapiede.
Comunque, ripararono il tubo, richiusero, rifecero il marciapiede e problema risolto. Fu una lavoro allucinante ma alla fine il problema perdita fu risolto.
Voi direte, e che c'entra tutto questo con il problema del nostro amico Lelek? Tutto questo niente... ma quello che venne dopo sì.
Andiamo avanti:
dopo neanche un anno dalla riparazione, ecco che il contatore ricomincia nuovamente a girare a utenze chiuse. Mi si gelò il sangue: c'era un altra perdita. Ma questa volta capii subito da dove proveniva, perché vedevo gocciolare l'acqua dal tubo che dalla stanza dei contatori portava al marciapiede dove era stata fatta la riparazione. Però questa volta il tubo passava accanto alla cisterna condominiale dell'autoclave e non c'era assolutamente modo di fare una riparazione.
Adesso la perdita era anche maggiore dell'altra, circa 20lt al giorno. Quindi ero disperato... come potevo fare per impedire che mi andasse via tutta quest'acqua? Inizialmente tenni l'acqua chiusa al contatore e presi l'acqua al supermercato... tanto era solo per bere, perché per i servizi c'era l'acqua dell'autoclave condominiale. Andai avanti così per alcuni mesi, fino a quando mi dissi che dovevo trovare il sistema di riaprire il contatore e di usare l'acqua del comune.
Dopo varie notti insonni, vi venne una idea: mettere una elettrovalvola subito dopo il contatore che avrei comandato con un telecomando da casa.
Il problema era che la stanza dei contatori si trovava 5mt sotto terra e intorno era tutto cemento armato, e, quindi, il segnale non arrivava. Praticamente dalla mia terrazza in lontananza vedevo le grigie di areazione del garage condominiale e il telecomando come distanza ci arrivava bene... solo che non poteva scendere di sotto, in quanto tutto in cemento armato.
Il problema si complicava ma non volevo demordere e andai avanti cercando un modo per far arrivare il segnale all'elettrovalvola sul contatore.
Ecco cosa feci: già avevo fatto un ripetitore passivo per poter usare il cellulare in garage e funzionava, quindi mi dissi che potevo fare un altra antenna, messa sotto la grata dei garage, specifica per il segnale per comandare la ricevente per il comando dell'elettrovalvola.
Così feci e funzionava. Però c'era il problema di portare il comando a 24V on-off della centralina all'elettrovalvola, che distava circa 30mt. Anche questo non fu facile, ma ce la feci. Presi un cavo bipolare a doppio isolamento, lo feci entrare nel blindo sbarra subito fuori della basculante del garage e da lì lo portai nella stanza dei contatori, fino all'elettrovalvola.
Adesso, finalmente, avrei potuto usare anche io l'acqua diretta dell'acquedotto eliminando quasi del tutto la perdita. Difatti nel momento che l'elettrovalvola apriva, insieme a quella che mi arrivava in casa la perdita ripartiva. Però si trattava solo di 2-3 minuti: il tempo di riempire alcune bottiglie di acqua da bere.
Era un piano perfetto... però non avevo fatto i conti con l'aria che sarebbe entrata nel tubo. Difatti, nel periodo che l'elettrovalvola stava chiusa,
la pressione nel tubo si scaricava dalla rottura perché l'acqua continuava ad uscire. Questo fino a che la pressione non fosse andata a zero. Ma essendo l'acqua incomprimibile, praticamente la pressione si azzerava subito e dal forellino sul tubo l'acqua usciva per caduta e veniva sostituita dall'aria. Un po come quando si rigira una bottiglia piena e tiene chiusa con un dito: appena si leva il dito l'acqua rimane quasi sospesa e comincia ad gorgogliare man mano che gli entrano dentro le bolle d'aria. Così accadeva per il tubo rotto (messo in verticale).
Quindi quando (mettiamo una volta alla settimana) azionavo da casa l'elettrovalvola, nei primi 5-10 secondi dal rubinetto usciva l'aria.
Fine della storia.
Per ritornare in tema: questa è la dimostrazione che dal rubinetto di Lelek arriva aria perché il tubo che arriva dal contatore è rotto.
E la rottura è talmente piccola che il tubo si riempie d'aria solo dopo una lunga assenza. E, in questo caso, dubito che anche controllando il contatore ad utenze chiuse, si veda girare. Questo perché il contatore ha sempre una certa inerzia meccanica... e inizia a girare solo dopo che c'è una perdita di tot gocce al minuto.
Però, detto questo, è evidente che il controllo sul contatore è la prima cosa da fare. Tanto varrebbe, difatti, che la perdita non fosse così piccola e il contatore girasse. E, a quel punto, si è trovata la causa dell'aria che esce dai rubinetti. E, come detto, se anche il contatore non gira è la stessa aria che esce dai rubinetti che dimostra che la perdita (pur piccolissima) c'è. Poi si tratterà di scoprire dov'è questa perdita.
Ma questo è un altro discorso. 