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Costruzione tavolo per spuntini

Inviato: dom 23 mag 2010 9:44 am
da Arthur Sammler
Ultima fatica, un tavolo per “spuntini

Inviato: dom 23 mag 2010 6:35 pm
da giuseppef
Complimenti per la realizzazione(e buon appetito!)Una sola domanda:perchè hai unito le zampe con un solo longherone superiore,io ne avrei messi due in orizzontale,uniti da due o tre traversine.Questi non sopportano il peso del piano,permettendoti però(dato che non hai ammaschiato le tavole) di "stabilizzare"un po' il piano,mettendo una o più viti in corrispondenza di ogni tavola,eliminando inoltre le squadrette per l'unione che a me non piacciono.Questo naturalmente è un mio parere,poi ognuno fa quello che crede meglio.

Intendo una cosa simile,le dimensioni di questo tavolo (ancora in lavorazione)sono 240 x 75 x 4.Ciao,Pino

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Inviato: dom 23 mag 2010 7:16 pm
da fabio
bravi tutte e due, ma la struttura di giuseppef , mi sembra più resistente.

Inviato: dom 23 mag 2010 7:21 pm
da Arthur Sammler
Sicuramente le tavole del piano si contrarranno trasversalmente, sia perché il legno che si compra oggi non è sicuramente stagionato come dovrebbe, sia perché, stando all'esterno, le variazioni di umidità cui saranno sottoposte le tavole del piano saranno notevoli. Il piano deve poter "respirare" e le tavole devono essere "costrette" il meno possibile.
Il non avvitare le tavole una per una è stata una scelta precisa.

Ecco perché ho voluto utilizzare il minimo numero di viti possibile per la giunzione tra base e piano, posizionando le squadrette quasi al centro.

Certamente in un tavolo per interno avrei usato metodi più raffinati.

All'inizio pensavo anzi di non mettere niente di metallico e lasciare il piano completamente libero, salvo un piccolo incastro appunto sul longherone centrale per evitare gli spostamenti laterali, ma dovendo lavorare completamente da solo con un piano da oltre 100 kg di peso realizzare certe finezze era difficile, ed inoltre in questo modo il tavolo può essere anche sollevato ( da un congruo numero di persone....)

Inviato: dom 23 mag 2010 7:47 pm
da giuseppef
[il legno che si compra oggi non è sicuramente stagionato come dovrebbe]

proprio per questo ti dicevo di ancorare un po' le tavole,anche se accoppiate correttamante(come hai fatto tu),temo non tanto il distacco,quanto
l'imbarcatura delle tavole,per il fatto di lavorare da solo,ti capisco perfettamente,perché è così anche per me.E' vero che non faccio lavori molto grandi,ma a volte una mano non mi dispiacerebbe.Ciao,Pino

Inviato: dom 23 mag 2010 8:47 pm
da Arthur Sammler
Il legno è un materiale femmineo: pensa una cosa, ne dice un’altra e ne fa un’altra ancora..........per cui si può solo assecondare, ma non si può cercare di costringere.....

Sono il terrore dei grossisti di legname.......le tavole non si imbarcheranno perché sono state scelte accuratamente in base alla venatura e incollate a dritto-rovescio.

Mentre la contrazione trasversale del legno non la puoi scegliere con le tavole o con la disposizione di alburno/durame, ci sarà e basta.

Queste foto fanno vedere come il legno si contragga trasversalmente, viti o non viti.

Costruii questo banco da lavoro in abete, che ho parzialmente demolito proprio in questi giorni perché mi ingombra, esattamente ventun anni fa.

Le tavole del piano sono da 4 cm, fissate abbondantemente con viti 6 x 80 alle traverse inferiori e ai longheroni longitudinali ( le viti sono quelle cerchiate con il gesso).
Ovviamente i giunti tra le tavole del piano allora erano ben serrati: oggi si presentano così:

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