Contatore ENEL
Inviato: gio 01 set 2011 8:30 am
Ho un quesito per Isex, o chiunque altro sappia la risposta.
I contatori enel elettronici basano il principio di funzionamento su un campionamento discreto. Mi spiego meglio.
Mentre i vecchi contatori a disco (meccanici) altro non erano che ...amperografi (mi si passi il termine), misuravano cioè la corrente istante per istante, in maniera continua che poi, integrata nel tempo, restituisce i consumo (supposta la tensione costante e perciò non influente nel conteggio), nei contatori elettronici la lettura viene fatta per punti.
A intervalli di tempo misura la corrente istantanea e la integra perciò non secondo una funzione continua ma a step. (la fraquenza dei singoli campionamenti, appunto).
Se il risultato è approssimativamente lo stesso che per un contatore a disco (legge dei grandi numeri), mi sorse una domanda: se il mio carico è costituito da un apparecchio resistivo (ferro da stiro, forno elettrico, stufetta) e quindi dotato di termostato che regola la temperatura desiderata in maniera discreta e non continua (come fanno invece i regolatori o i desueti reostati), ebbene, in questo caso, con un po' di sfortuna, in casi di sincronismo o quasi tra la frequenza di on/off del termostato e del compionatore del contatore, può avvenire che vengono prese le letture sempre col carico attaccato.
E quindi, se uso per un'ora un fero da stiro da 2000w, che, grazie all'azione del termostato rimane effettivamente acceso un minuto ogni quattro, potrebbe capitarmi che (con sfortuna), alla fine della stirata risulta che ho consumato 2 Kwh e non 0,5 Kwh come è in realtà.
Allora la domanda è questa: Come si fa a sapere quando è il momento del campionamento nel contatore? Oppure, più generalmente, questa frequenza di campionamento è dell'ordine dei minuti secondi o dei minuti primi?
Ringrazio Isex (o chiunque altro) se mi saprà (e vorrà) rispondere, scusandomi con tutti per il lessico approssimativo che ho usato per esporre la domanda.
I contatori enel elettronici basano il principio di funzionamento su un campionamento discreto. Mi spiego meglio.
Mentre i vecchi contatori a disco (meccanici) altro non erano che ...amperografi (mi si passi il termine), misuravano cioè la corrente istante per istante, in maniera continua che poi, integrata nel tempo, restituisce i consumo (supposta la tensione costante e perciò non influente nel conteggio), nei contatori elettronici la lettura viene fatta per punti.
A intervalli di tempo misura la corrente istantanea e la integra perciò non secondo una funzione continua ma a step. (la fraquenza dei singoli campionamenti, appunto).
Se il risultato è approssimativamente lo stesso che per un contatore a disco (legge dei grandi numeri), mi sorse una domanda: se il mio carico è costituito da un apparecchio resistivo (ferro da stiro, forno elettrico, stufetta) e quindi dotato di termostato che regola la temperatura desiderata in maniera discreta e non continua (come fanno invece i regolatori o i desueti reostati), ebbene, in questo caso, con un po' di sfortuna, in casi di sincronismo o quasi tra la frequenza di on/off del termostato e del compionatore del contatore, può avvenire che vengono prese le letture sempre col carico attaccato.
E quindi, se uso per un'ora un fero da stiro da 2000w, che, grazie all'azione del termostato rimane effettivamente acceso un minuto ogni quattro, potrebbe capitarmi che (con sfortuna), alla fine della stirata risulta che ho consumato 2 Kwh e non 0,5 Kwh come è in realtà.
Allora la domanda è questa: Come si fa a sapere quando è il momento del campionamento nel contatore? Oppure, più generalmente, questa frequenza di campionamento è dell'ordine dei minuti secondi o dei minuti primi?
Ringrazio Isex (o chiunque altro) se mi saprà (e vorrà) rispondere, scusandomi con tutti per il lessico approssimativo che ho usato per esporre la domanda.