Acqua Doccia varia la temperatura se apro un altro rubinetto

[specialone85]

Buongiorno,
perché quando faccio la doccia l'apertura di un qualsiasi rubinetto di casa, diminuisce la portata di acqua dal sifone e varia la temperatura della stessa?

[giovanni]

La temperatura che esce dalla caldaia (istantanea) è sempre la solita ma si distribuisce fra le varie utenze. Per dire: se solo con la doccia aperta ti arriva la calda a 60°, se apri la calda ad un altro rubinetto praticamente avrai 30°da una parte e 30°dall'altra. Per evitare l'inconveniente basta avvertire gli altri in casa che fai la doccia e che non devono aprire l'acqua calda da nessun'altra parte.
Poi, volendo puoi diminuire l'abbassamento di temperatura mettendo al massimo il termostato in caldaia. Però è solo uno spreco inutile... in fondo si tratta solo di organizzarsi un po.
Riguardo al sifone, volevi scrivere soffione... giusto?

[Capitan Farloc]

Perdonami Giovanni, ma se veramente fosse così, come dici tu il getto dell'acqua passerebbe da 60 gradi (acqua così calda che dubito che ci si riuscirebbe a stare sotto) a 30 gradi (praticamente gelata)... Se gli succedesse una cosa del genere penso che avrebbe già buttato caldaia e tutto il resto
Le variazioni di temperatura sono ben più limitate e personalmente ritengo siano causate dallo sbilanciamento che si viene a creare tra il ramo dell'impianto dell'acqua fredda e quello dell'acqua calda quando viene aperto un secondo rubinetto soprattutto.
Se la caldaia funziona bene nella doccia si aprisse solo il rubinetto dell'acqua calda (dico ipoteticamente, non voglio che nessuno si ustioni) e qualcun altro aprisse un altro rubinetto solo dell'acqua calda, nella doccia si avvertirebbe una diminuzione del getto ma non una variazione della temperatura, la caldaia è costruita per produrre acqua calda alla temperatura selezionata sul termostato, indipendentemente dal flusso di acqua richiesto.

[specialone85]

Esatto intendevo soffione doccia.

Dalle vostre risposte, capisco che è un processo normale per le caldaie delle abitazioni. Sia la diminuzione del getto d'acqua che la temperatura della stessa?

Aggiungo che noto questo processo anche quando durante la doccia é accesa la lavatrice, in questo caso diminuisce il getto e l'acqua diventa più calda...Questo lo trovate una reazione normale? Grazie

[Capitan Farloc]

Quando apri la doccia, terrai il miscelatore in una posizione intermedia miscelando una certa percentuale di acqua calda con un'altra di acqua fredda fino a raggiungere la temperatura desiderata.
Se qualcuno (o la lavatrice) apre in un altro rubinetto l'acqua fredda, questo farà diminuire di un po' la portata di acqua fredda che arriva alla doccia ed in questo modo la miscela di acqua al soffione arriverà più calda.
Se al contrario qualcuno apre l'acqua calda, sarà la portata di acqua calda a diminuire e così l'acqua al soffione risulterà più fredda.
Il problema dovrebbe ridursi di molto se chi deve aprire il rubinetto, lo fa posizionando la leva in una posizione intermedia così da ridurre la portata su entrambi i rami del circuito (calda e fredda), in questo modo, anche se un bilanciamento perfetto è quasi impossibile, dovrebbe diminuire il flusso del getto ma la temperatura dovrebbe variare di molto meno.

[specialone85]

Perché queste differenze caldo/freddo e di potenza di getto d'acqua, non le ho mai rilevate in qualsiasi struttura alberghiera dove sono stato...È solo una questione di potenza della caldaia? Grazie

[giovanni]

Se la caldaia funziona bene nella doccia si aprisse solo il rubinetto dell'acqua calda (dico ipoteticamente, non voglio che nessuno si ustioni) e qualcun altro aprisse un altro rubinetto solo dell'acqua calda, nella doccia si avvertirebbe una diminuzione del getto ma non una variazione della temperatura, la caldaia è costruita per produrre acqua calda alla temperatura selezionata sul termostato, indipendentemente dal flusso di acqua richiesto.

Mi rendo conto di aver sintetizzato in modo troppo grossolano il problema: la riduzione di temperatura c'è ma non è del 50% come detto prima, ma molto meno. E, difatti, tale abbassamento di temperatura non è dovuto tanto alla suddivisione del flusso su più utenze, quanto al fatto (che non si verifica mai nella pratica) che un miscelatore non è mai girato tutto alla calda ma si può prendere come riferimento la leva in una posizione di miscelazione intermedia. In tale situazione si può ipotizzare un passaggio del 50% di acqua calda e di un 50% di acqua fredda... e questo per ottenere una temperatura in uscita di mettiamo 40° a fronte di una temperatura della calda in caldaia di mettiamo 60°.
Ora riprendiamo un attimo l'esempio della doccia, che è quello che più ci interessa: se quando uno fa la doccia, un altro inavvertitamente apre la calda ad un lavandino per avere i soliti 40°di quello sotto la doccia non sarà sufficiente che metta la leva del miscelatore nella posizione intermedia ma questa dovrà essere quasi tutta alla calda, perché parte della temperatura andrà alla doccia. Quindi immaginiamo cosa succede a quello che è sotto la doccia: appena viene aperta l'altra utenza alla calda, la temperatura della doccia crollerà verticalmente fino a dare l'impressione che venga solo acqua fredda. Quindi la reazione del malcapitato sarà prima quella di levarsi da sotto il getto e subito dopo di girare la leva tutta a caldo. Così facendo le due utenze avranno ambedue i miscelatori regolati alla massima temperatura... e, seppur con la metà del flusso della calda ciascuno, riescono però a raggiungere la temperatura mettiamo di 50°. A quel punto, risultando tale temperatura troppo alta per il corpo, inizia il gioco della miscelazione con la fredda.
E mentre chi è al lavandino riuscirà facilmente a ottenere un temperatura accettabile per lavarsi il viso o le mani, la stessa cosa non potrà avvenire a chi è sotto la doccia... dove la sensibilità del corpo è tale da non sopportare che solo un paio di gradi di variazione da quella che è la temperatura ideale della persona.
Poi non posso che concordare sul fatto che le caldaie moderne sono fatte per tenere costante la temperatura impostata sul termostato, indipendentemente dalle variazioni di flusso. Però, per sicurezza, stasera ho fatto la riprova aprendo prima un rubinetto della calda al lavandino e poi aprendo anche la calda al bidet: il risultato non sembra suffragare la teoria che la temperatura rimane costante... difatti la temperatura dei due getti è leggermente inferiore a quella che si ha su un getto solo. Ora, non avendo la strumentazione giusta, ho potuto fare solo la prova al tatto e, così a spanne, se un getto solo fa 60° due insieme arrivano a 50°. Comunque la prova non è derimente, perché ci subentrano altre variabili: tipo quella che più è il passaggio e più sia scaldano i tubi. Quindi, con metà flusso, le tubazioni tendono a assorbire parte del calore... e questo da l'idea che sia più bassa la temperatura dell'acqua.
Così almeno l'ho interpretata io.

[giovanni]

Perché queste differenze caldo/freddo e di potenza di getto d'acqua, non le ho mai rilevate in qualsiasi struttura alberghiera dove sono stato...È solo una questione di potenza della caldaia? Grazie

Gli impianti degli alberghi non hanno niente a che vedere con le caldaie domestiche: vedi il ricircolo dell'acqua calda, cosi come la sezione dei tubi, come caldaie ad accumulo... etc, etc. Se un albergo dovesse andare con una caldaia istantanea (tipo quelle domestiche), dopo una settimana ha belle chiuso.

[Red Max]

E' un problema di portata cioè i litri al minuto che può erogare la caldaia, purtroppo non è infinita e dipende dalla caldaia, dai metri di tubo, dalla pressione in ingresso, da eventuale presenza di calcare nella caldaia e nelle tubature ecc...
Quando apri due rubinetti la portata si divide in due flussi.
Puoi misurare tutto con il classico secchio graduato buon divertimento.
(in alcune palestre quando vai in doccia avvisi gli altri: apro!)