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giehas
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Messaggio da giehas »

si e' vero :)
chi fa da se fa per tre
Fr@ncesco
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Messaggio da Fr@ncesco »

Capitan Farloc ha scritto:No, forse mariobrossh si è fatto prendere un po' troppo la mano ed è corso un po' troppo accennando agli "switching" ed agli "stabilizzatori di tensione" che non sono proprio argomenti a livello elementare ;)
Tornando ai vasi comunicanti, sì, questi sono paragonabili alla corrente continua dove c'è un positivo (il livello più alto) ed un negativo (il livello più basso).
La corrente alternata ha solo un diverso andamento (nei due fili non vi è un polo positivo ed uno negativo ma i due poli si "alternano") ma i principi di base sono gli stessi.
Le differenze (a grandi linee) per cui si utilizzano i due tipi di corrente sono:
1) La corrente alternata può essere "trasformata" in tensioni puù alte o più basse tramite dei trasformatori, la corrente continua invece no.
2) La corrente continua può essere accumulata in pile o batterie e quindi puo essere trasportata facilmente, la corrente alternata invece no
3) Tutti gli apparati che utilizzano dei semiconduttori e quindi tutti gli apparati elettronici, devono essere alimentati con una corrente continua. Normalmente negli apparecchi elettronici la corrente alternata di casa viene ridotta tramite un trasformatore ad una tensione molto più bassa (mediamente dai 12 ai 5 volt a seconda degli apparecchi) e fatta diventare corrente continua tramite un "Raddrizzatore".
L'insieme del Trasformatore, Raddrizzatore e Condensatore costituisce quello che può essere definito come "Alimentatore" base.
La quasi totalità degli alimentatori che trovi sono dotati ormai di molta più elettronica.

Va bene...ti ringrazio :) ....quale può essere secondo te il passo successivo?Nel senso, secondo te a cosa dovrei dare la precedenza ora, cosa dovrei studiare e capire?
_Francesco_
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Capitan Farloc
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Messaggio da Capitan Farloc »

Beh... credo che dopo aver capito bene la differenza tra tensione e corrente ed il fatto che esiste un utilizzatore che oppone una certa "resistenza" al passaggio della corrente (il tubo che più è stretto e piu' oppone resistenza al passaggio dell'acqua) direi che ti manca il concetto di "Generatore".
Nell'esempio fatto dei due vasi comunicanti, abbiamo una "differenza di potenziale" dovuta proprio alla differenza di livello dei due liquido tra i due vasi.
Nel momento in cui mettiamo "l'utilizzatore" questa differenza di potenziale è destinata a scaricarsi più o meno velocemente a seconda della minore o maggiore resistenza offerta al passaggio del liquido dal nostro utilizzatore.
Quando il livello nei due vasi è lo stesso, non c'èpiù alcuna "differenza di potenziale" ed il potenziale nei due vasi è uguale e non c'è più passaggio di liquido (tensione nulla e quindi nessuna corrente e nessuna energia da poter sfruttare dall'utilizzatore... non dimentichiamo che se nell'utilizzatore non passa "corrente" l'utilizzatore non funziona).
Quindi l'esempio fatto è paragonabile ad una pila che quando viene utilizzata piano piano si scarica fino ad arrivare ad una tensione nulla.
Se invece prendiamo due vasi ci mettiamo il liquido, il nostro tubo in mezzo "utilizzatore" esattamente come prima, ma in più aggiungiamo una pompa che sia in grado di ripristinare sempre il liquido nel vaso con il livello più alto (positivo) continuando a prenderla dal vaso con il livello più baso (negativo) e sia in grado di mantenere sempre questi due livelli costanti (sia in grado di mantenere quindi sempre la stessa differenza tra i due livelli o in termini elettrici la stesa differenza di potenziale) allora avremo costruito l'equivalente di un generatore.
Quando ti saranno chiari tutti questi concetti allora potremo affrontare la legge che regola il rapporto tra la Tensione di un generatore, la Resistenza di un utilizzatore e la Corrente che scorre in un circuito, meglio conosciuta come Legge di OHM.
Fr@ncesco
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Messaggio da Fr@ncesco »

Capitan Farloc ha scritto:Beh... credo che dopo aver capito bene la differenza tra tensione e corrente ed il fatto che esiste un utilizzatore che oppone una certa "resistenza" al passaggio della corrente (il tubo che più è stretto e piu' oppone resistenza al passaggio dell'acqua) direi che ti manca il concetto di "Generatore".
Nell'esempio fatto dei due vasi comunicanti, abbiamo una "differenza di potenziale" dovuta proprio alla differenza di livello dei due liquido tra i due vasi.
Nel momento in cui mettiamo "l'utilizzatore" questa differenza di potenziale è destinata a scaricarsi più o meno velocemente a seconda della minore o maggiore resistenza offerta al passaggio del liquido dal nostro utilizzatore.
Quando il livello nei due vasi è lo stesso, non c'èpiù alcuna "differenza di potenziale" ed il potenziale nei due vasi è uguale e non c'è più passaggio di liquido (tensione nulla e quindi nessuna corrente e nessuna energia da poter sfruttare dall'utilizzatore... non dimentichiamo che se nell'utilizzatore non passa "corrente" l'utilizzatore non funziona).
Quindi l'esempio fatto è paragonabile ad una pila che quando viene utilizzata piano piano si scarica fino ad arrivare ad una tensione nulla.
Se invece prendiamo due vasi ci mettiamo il liquido, il nostro tubo in mezzo "utilizzatore" esattamente come prima, ma in più aggiungiamo una pompa che sia in grado di ripristinare sempre il liquido nel vaso con il livello più alto (positivo) continuando a prenderla dal vaso con il livello più baso (negativo) e sia in grado di mantenere sempre questi due livelli costanti (sia in grado di mantenere quindi sempre la stessa differenza tra i due livelli o in termini elettrici la stesa differenza di potenziale) allora avremo costruito l'equivalente di un generatore.
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Capitano per ora ho tutto chiaro....sulla corrente è giusto dire quindi che è la quantità di elettroni che viene spinta all'utilizzatore e che dipende dalla quantità di resistenza che esso oppone? (determinata dal materiale in cui è costruito e dalla sua grandezza)???????


Il concetto che ho riportato e che hai spiegato nell'ultimo post è chiarissimo...l'hai spiegato bene e l'ho capito subito....un ricircolo come quello che ipotizzi sarebbe una corrente continua giusto?perchè l'acqua farebbe sempre lo stesso giro....????
_Francesco_
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Capitan Farloc
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Messaggio da Capitan Farloc »

Fr@ncesco ha scritto:...sulla corrente è giusto dire quindi che è la quantità di elettroni che viene spinta all'utilizzatore e che dipende dalla quantità di resistenza che esso oppone? (determinata dal materiale in cui è costruito e dalla sua grandezza)???????
Diciamo che la "differenza di potenziale" o "tensione" che c'è tra due fili è come se da una parte gli elettroni vengono spinti e dall'altra vengono risucchiati (è una rappresentazione per capire il concetto, nella realtà il movimento degli elettroni è un pochino più complesso).
Ovviamente se tra i due fili non mettiamo nulla, gli elettroni non passano, quindi la tensione c'è (esiste come differenza di potenziale), ma non scorre alcuna corrente.
La corrente scorre nel momento in cui mettiamo un utilizzatore e, come giustamente dici, la quantità di corrente che scorre dipende dalla resistenza che l'utilizzatore oppone al passaggio della corrente.
Una maggiore resistenza farà passare meno corrente, mentre una resistenza minore farà passare una maggior quantità di corrente.
Fr@ncesco ha scritto:...un ricircolo come quello che ipotizzi sarebbe una corrente continua giusto?perchè l'acqua farebbe sempre lo stesso giro....????
Beh... non dimentichiamo che stiamo adattando un concetto idraulico (quello dei vasi comunicanti) per una spiegazione dell'elettricità, comunque sì, il concetto è assimilabile ad una corrente continua, dove il livello maggiore del liquido è per convenzione dato al positivo del generatore mentre il livello minore è dato al negativo...
Ovviamente una rappresentazione "idraulica" per la corrente alternata non esiste, ma la corrente alternata in alcuni casi si comporta seguendo le stesse "regole" della corrente continua, quindi possiamo "immaginare" anche in questo caso un "flusso" di corrente che "scorre" nel filo elettrico..
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