Riarmo automatico interruttori per temporali
Qua il contatore e la sua protezione di 63A (alta molto alta per un impianto domestico, meglio uno esterno a meno di non avere cavi molto robusti)
http://www.elektro.it/news/news_contatore_enel.htm
e qui un po' di dettagli tecnici
http://www.elektro.it/contatore_enel/nuovo_cont_1.htm
http://www.elektro.it/news/news_contatore_enel.htm
e qui un po' di dettagli tecnici
http://www.elektro.it/contatore_enel/nuovo_cont_1.htm
Allora apparte il fatto che non salta immediatamente a 3kw ma salta se superi 3,3kw dopo non so quanto tempo e sopra i 4kw immediatamente (che comunque immediato non è visto che il contatore non misura in temo reale ma a intervalli di tempo), comunque sia la linea è protetta quando un interuttore apre il circuito in casi di sovraccarico e corto in un lasso di tempo (che puoi trovare nelle tabelle corrispondenti alla curva dell interruttore) tale percui le caratteristiche dei conduddori non vengano modificate a causa del surriscaldamento.
Prima di ogni altra cosa mi fa piacere salutarvi al rientro delle vacanze che sono finite tardi perchè iniziate abbastanza tardi. Purtroppo. Ho letto le notizie sul sito richiamato da gibor e mi sono ricordato che il contatore installato a casa mia, in montagna, non mi fornisce alcuna delle indicazioni che normalmente si hanno premendo l'apposti tasto sull'apparecchio. Come mai? Grazie anticipate. Francesco
gibor ha scritto:Qua il contatore e la sua protezione di 63A (alta molto alta per un impianto domestico, meglio uno esterno a meno di non avere cavi molto robusti)
http://www.elektro.it/news/news_contatore_enel.htm
e qui un po' di dettagli tecnici
http://www.elektro.it/contatore_enel/nuovo_cont_1.htm
Francesco
bepi ha detto P.s. ricordo che l contatore enel non protegge il alcuna maniera da sovraccarichi e cortocircuiti, stessa cosa vale per un differenziale puro
l'interruttore automatico magnetotermico che ha le funzioni di limitatore, è un interruttore di tipo D con corrente nominale In=63 A e potere di interruzione 6000 A. Poiché il limitatore deve funzionare per contratti che vanno da 3kW a 10 kW, oltre all'interruttore è presente una bobina di sgancio, comandata da un sistema di controllo elettronico, in grado di aprire l'interruttore quando viene superata la potenza contrattuale stabilita.
l'interruttore automatico magnetotermico che ha le funzioni di limitatore, è un interruttore di tipo D con corrente nominale In=63 A e potere di interruzione 6000 A. Poiché il limitatore deve funzionare per contratti che vanno da 3kW a 10 kW, oltre all'interruttore è presente una bobina di sgancio, comandata da un sistema di controllo elettronico, in grado di aprire l'interruttore quando viene superata la potenza contrattuale stabilita.
Senza che ti agiti tanto scendi nel locale dove ci sono i contatori enel nel tuo condomnio o in quello di un amico troverai mille manuali lasciti li, aprine un e leggi qual è la potenza contrattuale stabilita e come viene gestita dal contatore.dalmos ha scritto:bepi ha detto P.s. ricordo che l contatore enel non protegge il alcuna maniera da sovraccarichi e cortocircuiti, stessa cosa vale per un differenziale puro
l'interruttore automatico magnetotermico che ha le funzioni di limitatore, è un interruttore di tipo D con corrente nominale In=63 A e potere di interruzione 6000 A. Poiché il limitatore deve funzionare per contratti che vanno da 3kW a 10 kW, oltre all'interruttore è presente una bobina di sgancio, comandata da un sistema di controllo elettronico, in grado di aprire l'interruttore quando viene superata la potenza contrattuale stabilita.
http://www.enel.it/it-IT/doc/reti/enel_ ... ase_v1.pdf Se non hai voglia di leggerlo tutto vai a pagina 7
Nei primi era un D, poi si è passato al C, resta comunque per tanti impianti un rischio elevato in caso di cortocircuito.bepi ha scritto: Comunque si è un 63A ma però curva d per la classica linea di casa è come se non esistesse.
Meglio in fondo rispettare le norme per la sicurezza che obbligano il montaggio di sezionatori adeguati all'impianto.
giovanni sono ancora OT...
Sì si parla sempre degli elettronici, tradotto in termini pratici scatta con correnti più basse in caso di corto circuito.
Nei link che ho riportato più su si spiega nel dettaglio la differenza di intervento...
riporto per brevità la sola definizione tecnica
…..ricordiamone le caratteristiche: In=63 A, curva di intervento di tipo D che prevede l'intervento istantaneo per correnti che vanno da 10 a 20 volte la corrente nominale....
…..curva di intervento di tipo C (che prevede l'intervento istantaneo per correnti che vanno da 5 a 10 volte la corrente nominale)
anche nel secondo caso va riferita ai In=63A dell'interruttore nel contatore.
Nei link che ho riportato più su si spiega nel dettaglio la differenza di intervento...
riporto per brevità la sola definizione tecnica
…..ricordiamone le caratteristiche: In=63 A, curva di intervento di tipo D che prevede l'intervento istantaneo per correnti che vanno da 10 a 20 volte la corrente nominale....
…..curva di intervento di tipo C (che prevede l'intervento istantaneo per correnti che vanno da 5 a 10 volte la corrente nominale)
anche nel secondo caso va riferita ai In=63A dell'interruttore nel contatore.
Diamo il bentornato anche a nisalfe, per il tuo quesito, potrebbe essere effettivamente guasto, e non potendo in nessun modo metterci le mani l'unica via è una richiesta d'intervento al gestore.nisalfe ha scritto:Ho letto le notizie sul sito richiamato da gibor e mi sono ricordato che il contatore installato a casa mia, in montagna, non mi fornisce alcuna delle indicazioni che normalmente si hanno premendo l'apposti tasto sull'apparecchio. Come mai? Grazie anticipate. Francesco
Rimane però una semplice curiosità per me ed è questa, se il lampeggio avviene con un assorbimento di corrente, e se le bollette riportano lettura rilevata, potrebbe trattarsi semplicemente del pulsantino ossidato che non richiama più il display (magari con decisa grazia potresti insistere sul tasto se rinviene il contatto).
Se invece non hai segnalazione con i led di consumo, oppure sulle bollette risulta presunto annata, vedrai che non mancheranno di farsi sentire loro direttamente, in questo caso chiamali tu al più presto perchè avrai consumi arbitrari stimati nell'intero periodo di guasto, prima lo regolarizzi meglio è.
Mi permetto di intromettermi in questa piccola diatriba.bepi ha scritto: http://www.enel.it/it-IT/doc/reti/enel_ ... ase_v1.pdf Se non hai voglia di leggerlo tutto vai a pagina 7
A pagina 7 (punto 7) del citato manuale, si legge che il contatore non ha il salvavita (leggasi differenziale) e che l'impianto va comunque fatto a regola d'arte (mi sembra abbastanza ovvio).
Resta il fatto, come diceva dalmos, che il contatore del fornitore (sia esso enel, acea ecc) ha comunque un interruttore magnetotermico automatico che ha lo scopo di mettere in sicurezza soprattutto il tratto cabina elettrica fornitura cliente e che scatta per qualsiasi corto o sovraccarico dell'impianto che si sta alimentando. Questo ha un potere di interruzione di 6000A, spesso migliore di quelli che si mettono nei quadri delle utenze domestiche.
In soldoni per una utenza semplice (magari un box, una cantina ecc.) basterebbe aggiungere un differenziale al contatore per avere già un impianto sicuro (ovviamente con messa a terra).
Saluti.
Per cui quelli nuovi sono di tipo D, vero?gibor ha scritto:Sì si parla sempre degli elettronici, tradotto in termini pratici scatta con correnti più basse in caso di corto circuito.
Nei link che ho riportato più su si spiega nel dettaglio la differenza di intervento...
riporto per brevità la sola definizione tecnica
…..ricordiamone le caratteristiche: In=63 A, curva di intervento di tipo D che prevede l'intervento istantaneo per correnti che vanno da 10 a 20 volte la corrente nominale....
…..curva di intervento di tipo C (che prevede l'intervento istantaneo per correnti che vanno da 5 a 10 volte la corrente nominale
Dalla conclusione del link sembrerebbe di si:
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A seguito quindi dell'installazione dei nuovi contatori, occorre quasi sempre (a meno che il montante non sia molto breve) installare subito dopo un interruttore automatico magnetotermico a protezione del montante, sempre che non ci sia già. Tutto ciò può portare dei problemi di carattere pratico per la sua installazione e anche per il suo riarmo in caso di corto circuito: gli interruttori di tipo D, montati sui nuovi contatori garantiscono una selettività fino ai 1500 A, e poiché le correnti di corto circuito che si verificano all'interno delle unità abitative sono solitamente inferiori, l'intervento è a carico del magnetotermico dell'utente che, a questo punto, è posizionato per forza nel locale contatori obbligando l'utente a spostarsi per il riarmo. Una soluzione potrebbe essere quella di affidarsi ad un interruttore a riarmo automatico che si richiude in maniera automatica a seguito di un primo guasto, e si blocca rimanendo aperto solo se il guasto non è occasionale, ma persiste.
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La cosa è a rovescio, gli articoli sono datati intorno al 2002, nel 2004 già si montava il tipo C e comunque guardando vicino alla levetta scopri che tipo hai C63 oppure D63.giovanni ha scritto: Per cui quelli nuovi sono di tipo D, vero?
osserva la foto ingrandita e riesci a vederlo
http://it.wikipedia.org/wiki/Interrutto ... etotermico