Pompa acqua condominiale con inverter
Moderatore: dalmos
Pompa acqua condominiale con inverter
Oggi l'inverter sembra sia il massimo che può offrire la tecnologia al posto della vecchia autoclave
con polmone o press control; chi sa dire esattamente cosa cambia, in meglio, o in peggio?
con polmone o press control; chi sa dire esattamente cosa cambia, in meglio, o in peggio?
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gabriele60
- Messaggi: 651
- Iscritto il: dom 27 set 2009 8:34 am
autoclave + inverter
Non ho un' esperienza diretta sull' applicazione degli inverter in luogo dei classici metodi di mantenimento di pressione in impianti idraulici, ho letto solo su internet al loro riguardo, mi sembra una soluzione intelligente in particolare per impianti medio grandi. In compenso ho buona esperienza sugli inverter abbinati a motori asincroni trifase in altre applicazioni e vi posso assicurare che se correttamente dimensionati e programmati sono una accoppiata vincente e non richiedono una grande manutenzione. Bisogna però ricordarsi che gli inverter variano la frequenza di rete per fare variare la velocità del motore elettrico, e questo causa la scarsa ventilazione del motore stesso a bassa velocità per cui bisogna ricorrere ai motori con ventilazione separata. Detto questo, sui vantaggi degli impianti inverter vi rimando a:
http://www.xylemwatersolutions.com/scs/ ... 720656.pdf
http://www.idrosai.it/default.asp?Szn=P ... t=Inverter
Ciao.
http://www.xylemwatersolutions.com/scs/ ... 720656.pdf
http://www.idrosai.it/default.asp?Szn=P ... t=Inverter
Ciao.
Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre.
https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Dunning-Kruger
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Re: Pompa acqua condominiale con inverter
La tecnologia ad inverter mi piace molto, però con la tua domanda ti devo dire anche questo.giovanni ha scritto:...cosa cambia, in meglio, o in peggio?
Quando progettavo macchine industriali cera una semplice regola per fare delle scelte, ed è questa:
Quello che non c'è non si rompe.
Un impianto di pompaggio assistito da inverter, avrà certamente qualche vantaggio, però non può a priori rinunciare a nessuno dei componenti che sono sul tradizionale, anzi ci troverai sicuramente un trasduttore analogico in più che gli serve per monitorare la pressione.
Se consideri una perdita di potenza data dall'inverter di circa il 5-10%, e poi calcoli che grazie a lui nella maggior parte dei casi, non lavori più a piena potenza, ecco che trarrai sicuramente dei benefici sulla bolletta e forse anche sulla durata delle pompe.
Ma per tutto il resto non mi aspetterei chissà quali promessi miracoli...
Dai link e dai vari commenti mi pare di capire che, in effetti, l'inverter non sia esattamente quella
panacea che poteva sembrare a prima vista.
Come immaginavo, chi ne risente positivamente sono i motori che non hanno più il problema
dello spunto della partenza con il conseguente risparmio di energia elettrica e minore stress
al motore stesso e alle valvole di non ritorno del circuito. Per contro, rimane sempre la necessità
di un serbatoio di accumulo a membrana, permane il differenziale di 1 bar fra la pressione max e min
ed in più c'è il trasduttore di pressione che si può guastare.
Comunque, l'interesse per questa forma di pompaggio non era esclusivamente culturale,
per soddistare una semplice curiorità, ma anche pratico. Difatti, l'altra mattina c'erano gli operai di
una ditta che smantellavano la vecchia autoclave condominiale: in pratica la stanza dove era prima
c'erano rimasti solo due grossi tubi, di arrivo e di partenza. Quando gli chiesi cosa era successo
mi dissero che avevano eliminato la vecchia
autoclave mettendo due pompe ad immersione nel serbatoio ed un inverter. Però, negli
armadi elettrici non lo trovo dove possono averlo messo? Forse sempre dentro il serbatoio insieme
al trasduttore? In più, non vedo il serbatoio di accumulo per compensare le perdite nell'impianto.
panacea che poteva sembrare a prima vista.
Come immaginavo, chi ne risente positivamente sono i motori che non hanno più il problema
dello spunto della partenza con il conseguente risparmio di energia elettrica e minore stress
al motore stesso e alle valvole di non ritorno del circuito. Per contro, rimane sempre la necessità
di un serbatoio di accumulo a membrana, permane il differenziale di 1 bar fra la pressione max e min
ed in più c'è il trasduttore di pressione che si può guastare.
Comunque, l'interesse per questa forma di pompaggio non era esclusivamente culturale,
per soddistare una semplice curiorità, ma anche pratico. Difatti, l'altra mattina c'erano gli operai di
una ditta che smantellavano la vecchia autoclave condominiale: in pratica la stanza dove era prima
c'erano rimasti solo due grossi tubi, di arrivo e di partenza. Quando gli chiesi cosa era successo
mi dissero che avevano eliminato la vecchia
autoclave mettendo due pompe ad immersione nel serbatoio ed un inverter. Però, negli
armadi elettrici non lo trovo dove possono averlo messo? Forse sempre dentro il serbatoio insieme
al trasduttore? In più, non vedo il serbatoio di accumulo per compensare le perdite nell'impianto.
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gabriele60
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- Iscritto il: dom 27 set 2009 8:34 am
Non saprei, presumo monofasegabriele60 ha scritto:Ciao
mancano alcuni dati,
le pompe sono monofase o trifase?
Come detto, la stanza dell'autoclave è completamente spogliac'è un prescontrol da qualche parte ?
Di quadri elettrici ce ne sono due e non ho visto niente di nuovo che possa assomigliare ad un inverter.riesci a mettere una foto del quadro elettrico aperto...
Comunque, appena scendo faccio due foto.

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al massimo può cambiare la pompa e l'iverter da come sono strutturati ,ma i componenti sono questi.
ciao
