Secondo me per come è stato concepito il fissaggio delle gambe, è normale che il tavolo non sia stabile.
Difatti, da come si vede bene nella seconda foto, c'è un unico bullone al centro de tubolare che tiene insieme
la gamba al piano, mentre ci sono due spine che "dovrebbero" (in teoria) impedire alle gambe di "girare".
In pratica il bullone tira, e le due spine impediscono alla gamba di girare sull'asse del primo. In teoria,
in effetti, la cosa potrebbe anche funzionare, ammesso però che non esistesse alcun gioco fra i fori e le spine;
cosa che nella realtà non può avvenire, in quanto in un tavolo del genere le tolleranze dell'accoppiamento
fori-spine sono per forza di cose piuttosto grandi, diciamo almeno 2-3 decimi di millimetro, che sul pavimento si
traducono in almeno mezzo centimetro di spostamento.
Ciò si può vedere anche ad occhio nudo guardando l'immagine.
Poi, se ci si aggiungono le tolleranze di costruzione del tubolare delle gambe (vedi planarità del piano di appoggio)
e quelle nell'attestatura del tubolare del telaio, si comprende che un solo bullone non può farcela
(per stretto che sia) ad impedire la rotazione della gamba.
Per cui, la gamba, sotto una spinta orizzontale sul piano, tenderà a girare nell'asse del bullone fino a recuperare
completamente il gioco esistente nell'accoppiamento spine-fori, e a quel punto si fermerà. Nel momento, poi, che
la spinta sul piano cambiasse di segno avremo il movimento inverso della gamba fino a recuperare il gioco
dell'accoppiamento dalla parte opposta, e cosi via.
Conclusione: quel tavolo è nato per fare quel verso e l'unico sistema per ovviare all'inconveniente sarebbe
stato (a livello di progettazione) mettere due spine + due bulloni. E ci sarebbe stato anche lo spazio, usando
due assi incrociati.
Adesso la soluzione più semplice e "indolore" per eliminare del tutto l'inconveniente è quella di dare
dei punti di saldatura sulle spine, da bloccare definitivamente l'accoppiamento. Accettando, però, l'impossibilità
futura dello smontaggio del tavolo.
Che poi, volendo, anche quest'ultima è relativa in quanto se i punti sono leggeri si trova sempre un sistema per toglierli.
Naturalmente esiste anche l'opzione della modifica meccanica, nel senso accennato sopra, di levare quel
bullone centrale e mettercene due nell'asse verticale, all'estremità del tubolare quadro. Anche questa, se uno
ha un minimo di attrezzatura, sarebbe fattibile e verrebbe conservata la possibilità di un futuro smontaggio del tavolo.
