Quesito temperatura termosifoni

Se avete un problema di idraulica questo è il posto giusto per cercare una soluzione

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giovanni
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Quesito temperatura termosifoni

Messaggio da giovanni »

Secondo voi, cosa cambia se invece di tenere i radiatori a 70° li metto a 50°?
Io sarei per dire che a 50 riesco ad avere il solito confort e consumo meno gas. L'unica cosa è che, a casa fredda,
ci vorrà di più ad arrivare a regime... poi, però, è tutto uguale a prima e si risparmia nel consumo di gas.
Il motivo è che i muri assorbono e dissipano all'esterno meno calore.
Naturalmente il discorso vale solo per gli impianti a radiatori, e non per il riscaldamento a pavimento

Gli esperti confermano o smentiscono? :)
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ottobre_rosso
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Messaggio da ottobre_rosso »

Il problema è che se le pareti-soffitto-pavimento assorbono troppo calore corri il rischio di avere la caldaia che continua ad andare senza che venga generato calore sufficiente affinchè venga raggiunta la temp. impostata.
Quando passi davanti ad un ospedale vedi solo finestre ma non immagini quanti sognatori ci sono dietro il vetro
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Scintilla
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Messaggio da Scintilla »

Mi sembra che gli impianti di riscaldamento vengono dimensionati considerando tre fattori: temp interna che si vuole, temp esterna media minima della zona climatica e temp acqua di mandata, in base a questi valori si determinano le dimensioni dei corpi scaldanti nei vari ambienti.Mi ricordo che quando fu fatto l'impianto a casa mia i valori erano: temp acqua mandata 80°c, temp esterna min -5°c, temp interna 20°c.( adesso con i sistemi di coibentazione obbligatori nelle costruzioni sono diversi ma non li conosco).Come si può capire con l'innalzamento della temp esterna, si può abbassare la temp di mandata avendo sempre 20°c ambienti.Ci sono le termoregolazioni che fanno questo automaticamente spcie nelle abitazioni multiple con impianto centralizzato dove non c'è un termostato ambiente ( mi smbra che siano obbligatorie per normativa)
Questo è quello che so io ma aspettiamo pareri più tecnici.
Ciao a tutti.....Carlo
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giovanni
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Messaggio da giovanni »

ottobre_rosso ha scritto:Il problema è che se le pareti-soffitto-pavimento assorbono troppo calore corri il rischio di avere la caldaia che continua ad andare senza che venga generato calore sufficiente affinchè venga raggiunta la temp. impostata.
La nostra è una casa vecchia con 80 cm di muri e disperde poco; difatti c'è caldo d'inverno e fresco d'estate.
Ora che succede: se io metto la temperatura a 70, prende il sopravvento il termostato ambiente che
dopo la prima accensione determina lo spegnimento della caldaia, mentre nel caso dei 50° il concetto si ribalta:
la caldaia arriva più velocemente alla massima temperatura impostata e stacca ancor prima che, magari,
siano stati raggiunti i gradi impostati sul termostato ambiente.
Un po come succedeva molte decine
di anni fa, quando i termostati ancora non erano così diffusi e si regolava la temperatura dei locali esclusivamente
attraverso i termostato dell'acqua. Lo dico, perché ci sono passato e 60 anni in casa mia era così.
Comunque, senza necessariamente arrivare a risolvere il quesito a tavolino teoricamente, la cosa più
semplice è abbassare gradualmente la temperatura dell'acqua e verificare quando e che la casa non raggiunge
più i gradi impostati sul termostato ambiente... ecco, quello è la temperatura minima dell'acqua,
oltre la quale il termostato ambiente non stacca più e tutto è demandato al termostato caldaia.
Io sarei per dire, che intorno a quella temperatura abbiamo il minor consumo di gas.
Difatti, più un radiatore accanto al muro è caldo e tanta maggiore sarà la dispersione verso l'esterno.
Se il radiatore è meno caldo è matematico che anche la dispersione sarà inferiore. :)
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miciobicio
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Re: Quesito temperatura termosifoni

Messaggio da miciobicio »

giovanni ha scritto:Secondo voi, cosa cambia se invece di tenere i radiatori a 70° li metto a 50°?
Gli impianti del secolo scorso ( :D ) Erano tutti progettati con temperature di mandata molto alte, 80-70° questo permetteva di utilizzare meno elementi di radiatori.
Oggi anche gli impianti a radiatori vengono progettati con acqua a 50° e volendo anche a temperature più basse, si aumentano gli elementi o meglio si procede all'isolamento dell'edificio limitando al massimo i ponti termici.
L'impianto a bassa temperatura ha molti pregi, il minor consumo di combustibile, il maggior comfort in quanto il calore non si stratifica in alto, ma rimane al livello della persona, meno polvere dovuta ai moti convettivi dell'aria calda e non ultimo l'assenza degli antiestetici "baffi neri" sul muro dietro i caloriferi.
Però...
Però con temperature di ritorno in caldaia inferiori ai 50-55°C il vapore acqueo contenuto nei fumi condensa.
Le caldaie tradizionali non sono in grado di funzionare correttamente con temperature di ritorno troppo basse.
Il motivo è dovuto al fatto che tali temperature possono provocare gravi corrosioni e shock termici: fenomeni molto temibili per la tenuta e la durata delle caldaie.
Per gli impianti a bassa temperatura è d'obbligo installare caldaie a condensazione.
Attualmente, invero, il mercato offre anche caldaie tradizionali che non presentano limiti per quanto riguarda la temperatura di ritorno.
Queste caldaie sono realizzate con sistemi e artifici atti ad evitare il contatto diretto dell’acqua fredda che ritorna in caldaia con lo scambiatore di calore.
Si impedisce così un eccessivo raffreddamento dei fumi e la possibilità che condensino.
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ottobre_rosso
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Messaggio da ottobre_rosso »

Giovanni, capisco e approvo il tuo ragionamento. Dovresti fare delle prove. Io, in casa mia, isolata col ..., se lascio l'acqua a 50º i 20º in ambiente li raggiunge solo pregando :lol:
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giovanni
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Re: Quesito temperatura termosifoni

Messaggio da giovanni »

miciobicio ha scritto:
giovanni ha scritto:Secondo voi, cosa cambia se invece di tenere i radiatori a 70° li metto a 50°?
Però con temperature di ritorno in caldaia inferiori ai 50-55°C il vapore acqueo contenuto nei fumi condensa.

Ti ringrazio. A quella di fumi non avevo pensato... dici che, tutto sommato, meglio la temperatura più alta ?
Comunque, ho gatto la prova a 55° e la temperatura in casa arriva bene anche a 22. Ora provo a tenerla un poco così, poi magari la rialzo.
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mariobrossh
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Messaggio da mariobrossh »

nel mio caso dopo innumerevoli prove sono arrivato alla conclusione che
è meglio agire sulla temperatura dell'acqua alla caldaia/stufa, quindi non
posso stare sotto i 70° ultimamente ho provato ad alzare la temperatura
di partenza della pompa/circolatore portandola a 60° e devo dire che adesso
la stufa impiega meno tempo a raggiungere i 70° impostati, a questo punto
vorrei chiedere agli esperti, è vero che esistono dei termosifoni che scambiano
di più rispetto ad altri ?
Condividere un'idea è sempre una buona idea :)
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cabestano
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riscaldamento temperatura

Messaggio da cabestano »

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giovanni
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Messaggio da giovanni »

Allora, sono già diversi giorni che faccio lavorare solo il termostato caldaia, lasciando
quello ambiente più alto in modo da escluderlo e devo dire che come confort ci ho guadagnato:
non più quei termosifoni bollenti che ti tolgono il respiro quando ci passi vicino e che poi, dopo,
diventano freddi quando il termostato ambiente stacca.
Adesso funziona cosi:
con il termostato caldaia al minimo, quando l'acqua arriva a 55 gradi stacca e riattacca a 50.
Però, anche così la temperatura in casa è troppo alta (specialmente oggi che fuori è caldo) e bisognerebbe
che abbassassi ulteriormente il termostato... ma è già al minimo.
Mi chiedo, perciò, se c'è un sistema per ridurre ulteriormente la temperatura.
In fondo, basterebbe di poco, al massimo di 4/5 gradi.
Poi un altra domanda:
mi sono accorto, che quando il termostato ambiente stacca, si spegne anche la pompa di circolazione;
che dite, lo deve fare oppure no? Per quanto ne sapevo io non si dovrebbe spegnere...
però, magari, di notte quando la caldaia sta spenta per 7/8 ore, non va neanche tanto bene a lasciala sempre accesa...
Sembrerebbe un dettaglio irrilevante, ma credo che non sia così. Difatti, durante le ore che sta acceso il riscaldamento, credo che sia necessaria la circolazione dell'acqua anche se la caldaia è spenta;
altrimenti, tutte le volte che si spegne, i radiatori si freddano. Ed è esattamente quello che
capita/va a me.
Naturalmente, avendo bypassato il termostato ambiente, adesso la pompa gira sempre ed i termosifoni sono caldi.


Riepilogando:
- come si fa ad abbassare ulteriormente la temperatura dell'acqua in
caldaia?
- a caldaia spenta, la pompa di circolazione deve essere spenta od
accesa? E nel secondo caso, come si fa a farla spegnere la notte?

Potendo abbassare ulteriormente la temperatura dell'acqua, il secondo quesito sarebbe già risolto.
Difatti, partendo dal presupposto che quando scatta il termostato ambiente la pompa si ferma,
basta tenerlo molto basso la notte ed il problema è risolto.

Però, visto che difficilmente riusciremo a risolvere il primo punto, saremo costretti sempre ad usare
anche il termostato ambiente, con la conseguenza che la pompa si fermerà.
Mi pare, che l'unica soluzione potrebbe essere quella di scollegare la pompa dal termostato ambiente
e mettendola sotto un timer: uno lo regola, mettiamo, a mezzanotte e la mattina lo fa riattaccare all'ora
impostata per la riaccensione della caldaia...

Mi chiedo però, se magari non sia possibile ottenere il solito scopo senza un timer aggiuntivo...
cambiando semplicemente dei collegamenti in caldaia, o sul termostato ambiente....

Cosa ne pensate?
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pacoseven
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Messaggio da pacoseven »

il termostato ambiente agisce SOLO sulla pompa di circolazione.
altrimenti , a cosa servirebbe il termostato caldaia ?
funziona così:a temperatura ambiente sopra quella impostata sul termostato ambiente
la caldaia scalda fino a temperatura impostata,ma l'acqua non circola (e quindi si scalda rapidamente ) perchè il termostato ambiente non fa partire la pompa.
mettiamo poi che la temperatura ambiente si abbassi e quindi il termostato ambiente fa partire la pompa che mette in circolo l'acqua ,la quale ,circolando in ambiente freddo, si raffredda e fa quindi ripartire la caldaia.
detto in soldoni , questo è il ciclo

se tu fai partire la pompa indipendentemente dal termostato ambiente , fai circolare acqua calda che scalda l'ambiente ,quest'acqua quindi si raffredda, e fa quindi ripartire la caldaia.
ottieni lo stesso risultato alzando la temperatura del termostato ambiente: hai più caldo ,consumi di più ,etc...
dov'è la convenienza ?

poi non si capisce come fa il tuo termostato ambiente a far circolare l'acqua se è al minimo....se funziona bene quando la temperatura selezionata è inferiore alla temperatura effettiva dell'ambiente, l'acqua NON deve circolare ,quindi i termosifoni dovrebbero essere freddi...
se cioè ho 20 gradi in casa e il termostato è selezionato su 18 l'acqua non deve circolare....
non si capisce..che temperatura hai impostato sul termostato ambiente, e che temperatura hai effettivamente in casa ?
Questi sono i miei principi , ma , se non vi piacciono , ne ho degli altri...
g. Marx
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pacoseven
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Messaggio da pacoseven »

giovanni ha scritto:Allora, sono già diversi giorni che faccio lavorare solo il termostato caldaia, lasciando
quello ambiente più alto in modo da escluderlo e devo dire che come confort ci ho guadagnato:
non più quei termosifoni bollenti che ti tolgono il respiro quando ci passi vicino e che poi, dopo,
diventano freddi quando il termostato ambiente stacca.
Adesso funziona cosi:
con il termostato caldaia al minimo, quando l'acqua arriva a 55 gradi stacca e riattacca a 50.
Però, anche così la temperatura in casa è troppo alta (specialmente oggi che fuori è caldo) e bisognerebbe
che abbassassi ulteriormente il termostato... ma è già al minimo.
asterebbe di poco, al massimo di 4/5 gradi.

è questo il punto che non capisco: se ti riferisci al termostato caldaia, per avere meno caldo in casa , basta selezionare la temperatura giusta sul termostato ambiente,quando arriva alla temperatura si ferma la pompa.......se invece ti riferisci al termostato ambiente ,se non stacca mai la pompa ,allora è rotto...
Questi sono i miei principi , ma , se non vi piacciono , ne ho degli altri...
g. Marx
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Scintilla
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Messaggio da Scintilla »

pacoseven ha scritto:
giovanni ha scritto:
Adesso funziona cosi:
con il termostato caldaia al minimo, quando l'acqua arriva a 55 gradi stacca e riattacca a 50.
Però, anche così la temperatura in casa è troppo alta (specialmente oggi che fuori è caldo) e bisognerebbe
che abbassassi ulteriormente il termostato... ma è già al minimo.
asterebbe di poco, al massimo di 4/5 gradi.

è questo il punto che non capisco: se ti riferisci al termostato caldaia, per avere meno caldo in casa , basta selezionare la temperatura giusta sul termostato ambiente,quando arriva alla temperatura si ferma la pompa.......se invece ti riferisci al termostato ambiente ,se non stacca mai la pompa ,allora è rotto...
Penso si riferisca al termostato caldaia, la sua taratura minima è volutamente di 50°c per evitare la condensa dei fumi che è corrosiva e dannosa per la caldaia ( come spiegava Miciobicio più sopra ).
Con questo sistema la temp ambiente è soggetta alla temp esterna, ed è per questo che è stato inventato il termostato ambiente.
Ciao a tutti.....Carlo
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Messaggio da giovanni »

pacoseven ha scritto:il termostato ambiente agisce SOLO sulla pompa di circolazione.
altrimenti , a cosa servirebbe il termostato caldaia ?
Ad avere più o meno caldi i termosifoni
funziona così:a temperatura ambiente sopra quella impostata sul termostato ambiente
la caldaia scalda fino a temperatura impostata,
Se il termostato ambiente ha staccato perché i locali hanno già raggiunto la temperatura impostata, la caldaia si spegne, indipendentemente da come è impostato quello in caldaia.
ma l'acqua non circola (e quindi si scalda rapidamente ) perché il termostato ambiente non fa partire la pompa.
l'acqua non si scalda e neanche circola perché il termostato ambiente spegne tutto
mettiamo poi che la temperatura ambiente si abbassi e quindi il termostato ambiente fa partire la pompa che mette in circolo l'acqua ,la quale ,circolando in ambiente freddo, si raffredda e fa quindi ripartire la caldaia.
non c'è bisogno che si raffreddi con la circolazione della pompa, perché quando stacca il termostato ambiente dopo tot tempo i radiatori sono già del tutto freddi
se tu fai partire la pompa indipendentemente dal termostato ambiente , fai circolare acqua calda che scalda l'ambiente ,quest'acqua quindi si raffredda, e fa quindi ripartire la caldaia.
e difatti è cosi che deve fare. Però, a quel punto, la caldaia non è più sotto termostato ambiente, ma di quello in caldaia.
ottieni lo stesso risultato alzando la temperatura del termostato ambiente: hai più caldo ,consumi di più ,etc...
e difatti, io ho detto che il termostato ambiente lo tengo più alto della temperatura che voglio in casa; così facendo la caldaia ubbidisce solo a quello al suo interno, la temperatura dell'acqua la tengo bassa e i radiatori non mi si freddano mai. Ed era questo lo scopo da raggiungere.
L'unico lato negativo è il discorso della condensa dei fumi... però, visto che tanto a meno di 50° non mi scende, rientro sempre nella taratura della casa per evitare quell'inconveniente e nello stesso tempo evito che la temperatura in caldaia ( e nei radiatori) si raffreddi completamente.
poi non si capisce come fa il tuo termostato ambiente a far circolare l'acqua se è al minimo....se funziona bene quando la temperatura selezionata è inferiore alla temperatura effettiva dell'ambiente, l'acqua NON deve circolare ,quindi i termosifoni dovrebbero essere freddi...
se cioè ho 20 gradi in casa e il termostato è selezionato su 18 l'acqua non deve circolare....
non si capisce..che temperatura hai impostato sul termostato ambiente, e che temperatura hai effettivamente in casa ?
Ho detto che il termostato ambiente lo tengo più alto apposta per non farlo staccare mai e usare quello in caldaia per non far freddare mai termosifoni (escluso la notte, naturalmente).

Riguardo al discorso dei fumi c'è una cosa che non mi quadra: se avere una temperatura bassa in caldaia significa creare condensa nei fumi, allora quando la caldaia si spegne e l'acqua si raffredda del tutto, poi quando riparte cosa succede, non si crea condensa? :shock:
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giovanni
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Messaggio da giovanni »

Scintilla ha scritto: Con questo sistema la temp ambiente è soggetta alla temp esterna, ed è per questo che è stato inventato il termostato ambiente.
Non ho capito cosa cambia... l'ambiente interno è soggetto sempre e comunque alla temperatura esterna... Si trattava solo di capire se, alla fine, è meglio tenere i termosifoni a 70 oppure a 50. Se la conclusione è 70, allora sto sbagliando tutto; se invece è 50, allora sono sulla buona strada. :)
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