Immagino che queste anomalie dipendano dal fatto che l'idraulico non poteva/sapeva effettuare la messa a punto definitiva della caldaia.
Queste anomalie riguardano la modulazione della fiamma.
Per adesso continuo a ragionare come con la caldaia vecchia, dove quando attaccava il termostato ambiente la caldaia partiva alla massima potenza fino a che l'acqua del riscaldamento non raggiungeva la temperatura impostata sulla consolle. A quel punto, la caldaia si spegneva e riattaccava dopo che la temperatura dell'acqua si era abbassata di qualche grado. Dopo quello, la caldaia effettuava un accendi spegni continuo fino al raggiungimento della temperatura impostata sul termostato ambiente.
Con la nuova caldaia, invece, pensavo che la modulazione servisse proprio per eliminare questo accendi spegni della fiamma e che questa dovesse rimanere sempre accesa con una potenza tale da consentire di conservare nel tempo la temperatura raggiunta. E questo fino a che non avesse staccato il termostato ambiente.
Ed ecco l'anomalia: i radiatori sono impostati a 70° e invece la caldaia inizia a modulare a 60°.
Così facendo, la temperatura in casa non può raggiungere mai la temperatura impostata sul termostato ambiente. E, invece dei 21° che raggiungevo con la vecchia caldaia, con questa non arrivo neppure a 18,5°.
Ho letto il manuale dell'utente, ma non dice niente in merito.
Ho dato uno sguardo anche al manuale dell'installatore, ma sono pagine e pagine adatte solo agli addetti ai lavori. Che magari hanno fatto chissà quanti giorni di corsi specifici di addestramento.
Quindi le domanda sono:
1) c'è modo, volendo, di escludere (provvisoriamente) la modulazione della fiamma? Almeno fino a quando non verranno a fare il collaudo?
2) quale può essere il motivo di questa modulazione errata?
3) c'è qualcuno che ha questo modello di caldaia e mi può illuminare sul suo funzionamento?
