Basculante difettosa. Forse la centralina?

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giovanni
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Messaggio da giovanni »

gabriele60 ha scritto:ciao

Oggi ho visto di sfuggita una basculante come la tua, magari dico cose logiche ma visto che ci siamo...

la frizione /sblocco è la rotellina nera con perno passante
Ecco, questa mi rimane nuova. Pensavo che la frizione non fosse quella..
quando hai cambiato i motori hai sostituito anche il moto-riduttore o solo il motorino elettrico?
Tutto il motore perché erano rotti gli ingranaggi
resto dell' idea che la prova migliore è l'amperometro, logicamente devi provare i singoli motori, non so come te la cavi con la corrente, perché non e cosi semplice "trarci fuori i fili" per metterci la pinza quando è in funzione la basculante.
Ecco qui casca il ciuco; con la corrente, in una scala da 0 a 100 io mi pongo a sotto 10 per cui..
Comunque ho già contattato un mio amico, ingegnere elettronico, e forse
ci sta di tirarci fuori qualcosa.

Vi tengo informati
Ciao
gabriele60
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Messaggio da gabriele60 »

ciao

e difficile la "diagnosi" vicina...ancora di più quella virtuale :shock:

volevo chiarire meglio alcune cose:

la frizione di sblocco è quella della rotellina nera, avevo chiesto se c'era una frizione per regolare la forza del motore, di fatti a leggere bene il manuale c'è una frizione "elettrica" ed è importante che questa sia regolata come descritto

Immagine

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In un primo momento avevo erroneamente capito che si guastavano i motori elettrici invece confermi che si rompono meccanicamente moto-riduttori, motivo in più per pensare ad un problema meccanico, la regolazione giusta della frizione elettrica serve anche a salvare le parti in movimento.

mi è poco chiaro di come siano collegati i condensatori, però avresti problemi contrari es la basculante che non si alza
cerco di fare il possibile...
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giovanni
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Messaggio da giovanni »

Il mistero si infittisce: stamani ho aperto la centralina alla ricerca del famoso selettore di coppia e l'ho trovato. Era impostato (mi pare) su 3 0 4. Comunque ho provato ad abbassarlo di una tacca e ho fatto partire la porta;
questa ha iniziato ad alzarsi normalmente, poi l'ho frenata con una mano e ho visto che motori si sono fermati subito. L'ho lasciata e lei ha ricominciato a salire, poi l'ho frenata ancora e a quel punto la porta si è fermata e dopo poco ha iniziato a tornare indietro, verso il basso.

Sullo schema si parla di due finecorsa, però in effetti di questi neanche l'ombra.
Allora l'ho interpretata così: non esistono ne frizioni meccaniche ne finecorsa; quando la basculante arriva a battuta in alto appena i motori forzano, la centralina li stacca e dopo un tot di tempo comanda la discesa.

Per cui adesso sembra che il quadro del funzionamento sia abbastanza chiaro. A questo punto si ritorna alla domanda iniziale: perché si è rotto il braccio?
Dalle considerazioni sopraesposte si evince che per qualche motivo, che ancora sfugge, la centralina non ha fatto il suo dovere.

Visto che non sono emersi problemi di impuntamento meccanici, significa che l'unico momento in cui i motori possono forzare oltre misura è quello di quando la porta va a battuta. Se in quel momento la centralina non spegne i motori è normale che si rompa la cosa più debole del meccanismo, in questo caso il braccio telescopico.

Detto questo si ritorna alla prima domanda: perché solo un motore continua a girare, e la centralina non lo ferma?
E qui occorre addentrarci nell'elettronica della centralina, cosa che esula, purtroppo, dalle mie competenze...

Magari l'effetto frizione non si distribuisce egualmente sui due motori...
Però è strano, perché si può immaginare una leggera discrepanza fra i due motori, ma che ad uno gli funzioni la frizione e all'altro per niente, non riesco a capire come sia possibile.

Sto pensando che stamani appena vi ho messo una mano sopra i motori si sono fermati all'istante e in contemporanea, cose è possibile che invece a volte uno e sempre il solito continui a girare?

Vi terrò aggiornati sugli sviluppi...

Ciao
gabriele60
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Messaggio da gabriele60 »

riesci a mettere una foto dove si veda la morsettiera della centralina
cerco di fare il possibile...
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giovanni
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Messaggio da giovanni »

Ultimo aggiornamento.

Allora questa mattina e venuto un mio amico ing. elettronico e siamo stati dalle 10 alle 14 a fare una serie di prove per capire se potevamo escludere una volta per tutte la centralina dal "processo".
E cosi è stato.
La centralina ha il selettore regoratore della coppia sui motori che ha 5 posizioni che in pratica vanno ad agire sul secondario di un autostrasformatore, variando la tensione.
Abbiamo provato a metterlo a 1 e la porta non ce la faceva ad alzarsi, a 2 iniziava a salire ma bastava toccarla che si fermava. La posizione giusta dovrebbe essere la 3 che riesce a far arrivare bene la basculante fino in cima.

Però la posizione in cui era prima era 4, per cui forse già troppo per le sue necessità.

C'è la certezza però che anche a 4 non ha la forza per tranciare un braccio.

Ora siccome il motore è di 400 watt e ha una riduzione di 700 volte
con il riduttore a vite senza fine, questo significa che all'uscita del riduttore abbiamo una potenza molto alta che è tale che se gli arrivassero i 220 volt. diretti si potrebbero tranciare i bracci come fossero grissini.
Però questo con l'autotrasformatore non può accadere perché più di quella data potenza non gliela può dare.

Questa è la prova che la centralina non centra niente con la rottura del braccio. Piuttosto si avvalora l'ipotesi che su quel motore, perché sembra sia il primo che va a battura, si scarichi il sovraccarico della battuta e l'altro invece vada a forzare a battuta quando il colpo lo ha gia preso l'altro e in tal modo salvaguardandosi. Difatti quello che arriva un attimo dopo è già 16 anni che lavora e non gli è mai successo niente.

Per cui, per concludere, si può ipotizzare (ora a ragion veduta) che da quella parte si scarica il maggior stress meccanico della battuta e a lungo andare ciò può provocare una rottura a fatica del braccio( o anche del motore stesso).

Poi c'è il fatto che essendo i contrappesi sottodimensionati, durante la discesa il movimento della porta non è costante ma va un po a scatti, proprio perché il suo movimento tende a passare avanti a quello del riduttore e anche questo può essere ulteriore fattore di stress, sul braccio.

Adesso mi ripropongo di migliorare prima possibile il bilanciamento della porta, il che dovrebbe consentire ancora di poter diminuire la taratura
del selettore della tensione. E a quel punto il problema si potrà finalmente
"forse" dire che è risolto.
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giovanni
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Messaggio da giovanni »

Ultimo aggiornamento.

Penso che il problema sia risolto al 99%. Ho agito su due fronti: uno il motore/riduttore e l'altro, come già anticipato, il bilanciamento della basculante.
Per il primo, avevo notato che c'era anche un'avaria nel meccanismo di sblocco; perché pur essendo attivo il blocco attaccava e staccava, come se non entrasse bene a fondo.
Questo mi ha fatto riflettere; perché nel caso che l'anomalia si fosse verificata durante la discesa, la porta da una parte si sarebbe fermata e dall'altra invece avrebbe continuato ad andare giù.

Poi ad un certo punto, quando la porta fosse stata tutta inclinata dalla parte del motore attivo, anche l'altra parte sarebbe venuta giù, in caduta libera e nell'ipotesi che alla fine della discesa, il blocco fosse rientrato, il colpo sugli ingranaggi e il braccio sarebbe stato enorme; tale da giustificare la rottura della parte in quel momento più sollecitata e più debole.

Allora, siccome avevo un motoriduttore vecchio che però aveva il meccanismo di sblocco in condizioni migliori, e anche il motore aveva la vite senza fine meno consumata, ho smontato i pezzi e li ho montati sul nuovo motoriduttore. I pratica di due cattivi ne ho fatto uno buono.

Ho visto che in quello vecchio c'era anche la potenza e i giri: 250 Watt e 1400 g/1'.

E fin qui risolto il problema del motoriduttore. La centralina abbiamo appurato che va bene.

Passiamo al bilanciamento della basculante.
Anche qui sono emersi subito dei problemi: gli elettricisti al momento di fare tutto l'impianto, hanno pensato bene di mettere una scatola di derivazione appiccicata ad una copertura dei contrappesi.
Per cui ho tolto il coperchio e sono andato a svitare le viti per spostarle la scatola; ma con mia sorpresa mi sono accorto che le viti avevano una impronta a me sconosciuta.
Eccola:
Immagine

Per cui dopo varie ricerche di un cacciavite adatto mi sono deciso a entraci con il trapano e forare le viti.
Fatto questo ce l'ho fatta a spostare la scatola ed infine a togliere la copertura.

Per l'aggiunta dei pesi (7Kg circa per parte) per non smontare il contrappeso dal cavo ho fatto cosi: tre pezzi di piatto 25x70x150 di cui uno saldato ad una piattina da avvitare frontalmente al contrappeso.
Poi su questo ho avvitato due pezzi di barra filettata di M8 per 150 e su questi ho inserito gli altri due sotto; lasciando lo spazio per ulteriori aggiunte, se necessarie.

Immagine

Devo dire che sono stato fortunato, l'ho indovinata alla prima. Adesso il cancello, a motori sbloccati, si alza senza sforzi e rimane fermo dove si lascia...

Anche la prova con i motori attaccati ha dato un risultato più che soddisfacente: sia nella salita che nella discesa va su costante e in piano.

Mi scuso per la lungaggine, però magari questa esperienza, un giorno, potrebbe essere utile a qualche altro.

Saluti Giovanni
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giovanni
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Messaggio da giovanni »

Allego l'esploso del motoriduttore dove si vede bene il meccanismo del "blocco/sblocco".

Immagine

Secondo me c'è qualcosa che non quadra.
Il meccanismo è visibile nella parte alta a dx, fra i due numeri 15.
L'elemento che blocca è il 20 che si innesta nella sede frontale dell'ingranaggio 17. Il comando è dato dal pomello 14 che tira il tirante 29 che a sua volta aziona la leva 27 che spinge il perno 21 che ha una picciolina che entra nella linguetta 20.
Tale linguetta scorre dentro l'asola dell' ingranaggio 16 ed è tenuta in sede dalla molla 19.
Per sbloccare il motore si stringe il pomello 14 che spinge il perno 21 che a sua volta spinge fuori la linguetta 20 dalla sede. Il blocco invece si ottiene allentando tutta il pomello 14 che libera la molla che fa innestare la linguetta sulla sede dell'ingranaggio.

Ora il problema è che in pratica quando il blocco è innestato il perno 21 è completamente libero (potrebbe anche essere sfilato) per cui qualora, per qualche motivo, si dovesse sganciare, c'è il rischio che il perno 21 non entri più nel foro sulla linguetta 20. Questo potrebbe essere molto pericoloso e potrebbero avvenire degli innesti indesiderati.

La cosa si è già verificata in questo motore e al 99% è stata la causa della rottura del braccio telescopico.
C'è anche da dire che l'attuale motore non era come l'orginale, probabilmente sarà stato fatto in Cina e non era perfetto come il primo.

La parte critica è la picciolina che si innesta nella linguetta , qualora sia più corta, come detto, a motore sbloccato può uscire completamente dalla linguetta con la conseguenza che poi si sposti lateralmente e non ce la faccia più ad entrare.
Comunque era solo per analizzare una criticità del sistema; adesso con il meccanismo del motore originale e il bilanciamento perfetto della basculante non ci "dovrebbero" essere più problemi.

Ciao
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mariobrossh
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Messaggio da mariobrossh »

i due condensatori li ho cerchiati, sicuramente sono dentro
la morsettiera dei motori, in ogni caso dallo schema sembra
che uno dei motori serve per aprire l'altro per chiudere,
a questo punto la prova delle lampadine mi sembra
fondamentale

Immagine

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Capitan Farloc
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Messaggio da Capitan Farloc »

Controlla bene mariobrossh, e vedrai che i due motori sono montati eattamente in parallelo (i collegamenti al secondo sono tratteggiati perchè il secondo motore è opzionale) e a seconda se l'alimentazione arriva sul filo (open) oppure (close) il terzo avvolgimento viene alimentato attraverso il condensatore creando lo sfasamento necessario a far girare i motori in un senso o nell'altro.
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